3 Dicembre 2021
Lilec UNIBO
Dal 1876 ebbe inizio il fenomeno della “diaspora italiana”. In circa 40 anni oltre 7 milioni di italiani decisero di emigrare nelle Americhe. In Canada questo processo raggiunse il suo culmine tra gli anni ‘50 e la metà degli anni ‘60 del XX secolo, quando si giunse a contare annualmente più di 20.000 emigrati dal Bel paese. Si trattava per la maggior parte di contadini e operai in cerca di una vita migliore, “per fare l’America”. Quale idea/concezione del Canada avevano gli emigrati italiani prima di partire? Come cambiò la loro percezione una volta arrivati? La ricerca geostorica presentata – che nasce dall’interesse verso l’argomento nato durante il percorso di studi di geografia e ‘Italian Studies’ completati in Canada – ha l’obiettivo di ricostruire il lungo viaggio degli emigrati italiani analizzando la letteratura odeporica da loro prodotta. Applicando lo schema “cercare-trovare-scoprire”, esposto da Ilaria Luzzana Caraci, le memorie di questi viaggiatori possono essere utilizzate come fonte per ricostruire le conoscenze geografiche possedute da quelle persone e per delineare il cambiamento dell’immagine del Canada nell’arco degli anni. Tali memorie aiutano inoltre a comprendere il futuro che gli italiani immaginavano per loro stessi in una nuova terra ed evidenziano come il retaggio culturale abbia influenzato non solo questa visione ma anche il loro modo di vivere in Canada. Un retaggio che sembra tramandarsi da una generazione all’altra, che mantiene ancora oggi vivo lo spirito dell’italianità negli emigrati e che questa ricerca analizza sotto diversi aspetti.