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Il paper esaminerà il modo in cui il regista Paul Tana e lo storico Bruno Ramirez (Université de Montréal) come sceneggiatore hanno presentato al pubblico canadese le vicende degli italiani immigrati a Montrèal nel corso del XX secolo. Saranno discussi i film Caffè Italia, Montréal (1982), La Sarrasine (1992), La Deroute / Mr. Aiello (1998), Il Duce Canadese (2004) e il documentario Ricordati di noi! / Souviens-toi de nous! (2004). Caffè Italia, Montréal rappresenta un punto di svolta nella cinematografia canadese. Si tratta del primo film interamente dedicato alla storia di una minoranza immigrata e si propone come scopo quello di sfatare gli stereotipi sino allora invalsi nella rappresentazione degli italocanadesi. Infatti, se un personaggio di origine italiana appariva sullo schermo, inevitabilmente esi trattava di un mafioso o un pizzaiolo o un latin lover. La spiegazione di ciò è molto semplice. Sino alla fine degli anni 1970 nessun studio serio era stato fatto sulle comunità immigranti stabilitesi in Canada, sia in generale che in particolare su quella italiana. Ramirez fu il primo accademico a iniziare ricerche in questo campo. È quindi particolarmente interessante studiare come un regista e uno storico accademico abbiano interagito nel produrre un film che rappresentava un’assoluta novità. La collaborazione tra regista e storico è proseguita nel corso degli anni e ha portato all’uscita di La Sarrasine e La Deroute / Mr. Aiello, due film che scavano nella complessa realtà del mondo degli immigrati in cui le tradizioni del paese d’origine si scontrano con gli usi e le abitudini di quello d’accoglienza. Lo scontro spesso avviene nell’ambito familiare, dove i giovani nati in Canada entrano in conflitto con i loro genitori. Al centro della narrazione sta il tema dell’identità culturale e dell’autodefinizione. Infine Ramirez, sia in Caffè Italia, Montréal che in Il Duce Canadese si è confrontato con il tema controverso del fascismo in Canada e del trattamento subito dagli italocanadesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di un argomento molto complesso sul quale di recente si è espresso il Primo MinistroTrudeau, che ha presentato pubbliche scuse alla comunità italiana per i fatti del 1940-1945. Il paper discuterà anche di questo, mostrando che sarebbe meglio che i politici si occupassero appunto di politica e non di storia.