3 Dicembre 2021
Lilec UNIBO
Il contributo intende presentare i principi fondamentali della redattologia, disciplina che si è costituita nei primi anni 2000 nel Canada francofono (Labasse 2006; Beaudet et al. 2016) e che è ora studiata anche in altri paesi francofoni e italofoni (Pereira, Romain, e Rey 2016; Vecchiato 2019). L’avvento di Internet e le ricerche periodiche PIAAC-OCSE sulle competenze alfabetiche funzionali nei paesi industrializzati sono due dei fattori che hanno determinato una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza dell’intelligibilità del testo scritto. In Québec, come in Francia, diversi percorsi di Licence e di Master forniscono la formazione per diventare “rédacteur professionnel”, una figura professionale dedicata alla comunicazione aziendale, e che è ricercata in particolare come: consigliere in comunicazione, correttore di bozze, redattore web, divulgatore scientifico (Coloé 2020). La redattologia nasce dunque come risposta a nuove esigenze relative sia alla scrittura professionale, che alla didattica universitaria della scrittura professionale. Inerentemente interdisciplinare, essa distingue i propri obiettivi da quelli della “redazione tecnica” e della didattica della scrittura intesa come formazione scolastica generale (Beaudet et al. 2016). Trova naturale applicazione nella comunicazione istituzionale, al cittadino, per la quale intende sviluppare una metodologia di “redazione benevola” (Clerc 2019).
Parte del contributo intende illustrare il potenziale della redattologia in un quadro socio-culturale come quello italiano, dove per motivi storici non si è ancora completamente affermata una concezione della comunicazione istituzionale come risolutamente orientata al lettore (Sabatini 2003; De Mauro 2013; Cortelazzo 2015). In particolare, l’attuale situazione di neoplurilinguismo (Voghera 2003; Vedovelli 2017) rende utile non limitarsi a una redazione in lingua italiana, bensì concepire il testo anche in una prospettiva di traduzione (Vecchiato e Gerolimich 2018; Vecchiato 2021). Un’applicazione pratica è fornita dall’esperienza effettuata presso l’Università di Udine con il progetto HFVG, un portale trilingue dedicato all’informazione sui servizi sanitari nel Friuli-Venezia Giulia.