3 Dicembre 2021
Opificio delle Acque
Il bilinguismo del Québec è la caratteristica di questa provincia che maggiormente la distingue dal resto dello Stato federale canadese. Il Québec è notoriamente l’unica provincia a maggioranza francofona; esso ha per lungo tempo attirato l’attenzione degli osservatori nazionali ed internazionali, soprattutto a causa delle tensioni createsi proprio intorno alla questione del bilinguismo. Essere anglofoni o francofoni significava, almeno in un passato non troppo lontano, occupare una certa posizione sociale, avere un certo reddito, professare una certa religione, vivere in città o in campagna. È naturale, quindi, che differenze sociali di questo calibro non passassero inosservate, e che venissero necessariamente ricondotte all’appartenenza ai gruppi linguistici. Non è un caso, inoltre, data la portata delle differenze, che si sia parlato di biculturalismo oltre che di bilinguismo.
La composizione dei gruppi linguistici della popolazione di Montréal presenta differenze notevoli rispetto alla media del Québec. La presenza degli anglofoni è molto più consistente, a scapito del peso dei francofoni. Potenzialmente questa potrebbe essere la regione di maggiore conflitto tra gruppi linguistici, e di conseguenza la più chiusa all’ingresso delle tecnologie dell’informazione, portatrici di un inglese che scorre più agilmente attraverso le reti telematiche. Il centro del multimediale nasce invece proprio qui.
Il Québec si è messo in moto alla ricerca della sua specificità e probabilmente raggiungerà traguardi migliori puntando tutto sulla struttura portante della sua economia piuttosto che sulla disputa tra anglofoni e francofoni e Montréal, una metropoli rimasta in ombra per diverso tempo, ha ormai acquisito un ruolo fondamentale proprio grazie a precise scelte di politica economica. La domanda quindi è: perché Montréal?