Programma 2023

I media contemporanei sono il frutto dei risultati della ricerca scientifica che, da almeno un secolo, detta l'agenda sulle modalità con cui veicolare le informazioni. Ma questo stato di cose è molto recente e per secoli gli scienziati, sono stati molto riluttanti a divulgare le proprie scoperte. Si analizzerà l'evoluzione di questo paradosso storico individuandone sommariamente le cause principali.

Le ragioni di una scelta, come si affrontano e come raccontarle, e quali obiettivi si perseguono per garantire una continua e proficua informazione scientifica: aspetti scientifici, umani e storico-evolutivi della notizia.

La capacità di comunicare il proprio lavoro è sempre più parte integrante della professione di chi fa ricerca. La case history di IFOM racconta come i professionisti della comunicazione possano supportare le ricercatrici e i ricercatori nell'acquisizione di queste capacità.

Andato in onda su Rai Scuola, I” segreti del colore” è un programma dedicato alla storia delle tecniche artistiche che illustra le modalità realizzative dei capolavori del passato e le problematiche legate alla conservazione e al restauro delle opere d'arte. Cinque serie per un totale di 35 puntate ci cui Luca Ciancabilla è stato co-autore e co-conduttore.

L’altro Rinascimento offre al visitatore molti dei “gioielli” custoditi dall’Università di Bologna, in gran parte mai esposti prima, insieme a oggetti e opere d’arte provenienti da importanti musei italiani, a installazioni digitali, “cuciti” insieme da un racconto che li fa parlare, e che fin dall’ingresso prende per mano il visitatore e lo accompagna in un viaggio nel passato alla scoperta delle radici del presente.
Attività opzionale. Ritrovo presso la biglietteria del Sistema Museale di Ateneo-SMA, Palazzo Poggi, Via Zamboni 33, Bologna

Diffondere conoscenza e cultura, creare curiosità attorno al mondo della ricerca e ai suoi protagonisti. Sviluppare senso critico, raccontare risultati, scoperte e progetti. Far conoscere il mestiere del ricercatore alla cittadinanza e ai giovani. Tutto questo e tanto altro è la divulgazione scientifica dell’ Università di Bologna.

Il breve intervento parte dalle esperienze dello studioso nell'ambito storico artistico, sviluppate nell'ultimo decennio attraverso diversi media, per ribadire la necessità di una innovativa e ampia divulgazione. La solida formazione e la continua ricerca scientifica da un lato e la sperimentazione di nuove tecnologie e di nuovi linguaggi dall'altro, devono supportare la dialettica efficace e proficua tra gli studi e la divulgazione, in un'ottica di accrescimento del desiderio di conoscenza presso i vari pubblici e i visitatori degli istituti di cultura. Ma tutta questa divulgazione è davvero necessaria?

Costruire un prodotto audiovisivo per comunicare la Scienza stimolando emozioni e interesse. Il segreto? Nel rigore delle fasi di scrittura e progettazione e nel rispetto della complessità dei dati e dei punti di vista, per evitare che la narrazione si imponga sulla realtà.

Principi su come poter elaborare una strategia efficace di comunicazione della scienza sul web, utilizzando prodotti multimediali, dalle immagini ai video, e social network, per diffondere messaggi scientifici partendo dal rapporto con il proprio pubblico in rete.

Come si sviluppano le comunità nell’ambito della divulgazione scientifica? Questa presentazione verterà su una serie di esperienze personali di iniziative rivolte al grande pubblico in Gran Bretagna in particolare. Verranno discusse attività in presenza (una performance alla biblioteca di Bristol; un monologo a bordo della SS Great Britain; un atelier al Festival of Nature) e online (una presentazione su Zoom per l’Alliance française di Cambridge; un post per il blog della MedEnv Network).

Come si raccontano sulla stampa la vita, le novità e i successi di un grande Ateneo? Come si divulgano i progetti e i risultati della ricerca Unibo sui media? Le strategie e gli strumenti dell'Ufficio Stampa dell’Alma Mater e le opportunità di divulgazione per i giovani ricercatori

Oltre ai noti benefici per la valorizzazione della ricerca, quali il miglioramento della didattica, la possibilità di accedere a finanziamenti, il ritorno di conoscenza verso la cittadinanza, la narrazione è uno strumento metodologico fondamentale per la costruzione del pensiero e quindi un vero e proprio strumento di ricerca.

Nell’intervento sarà presentata l’esperienza del Dipartimento di Fisica e Astronomia che, nella scuola estiva ONSCI, coniuga tutti questi aspetti accostando lezioni teoriche a laboratori pratici.

L'elevator pitch nasce come mezzo per gli innovatori/imprenditori che presentano le proprie idee di business per ottenere fondi, ma è uno strumento utile in qualunque ambito si voglia far conoscere la propria idea o la propria ricerca. Come puoi fare per descrivere al meglio il tuo progetto in pochi minuti? Come puoi stimolare la curiosità del pubblico e stimolarlo a chiedere maggiori informazioni o addirittura un incontro di follow-up?