Figura da sempre sfaccettata e problematica, il nemico interno ha assunto funzioni e attributi peculiari nel corso dell’epoca moderna a partire dalle guerre civili di religione, dalle esperienze rivoluzionarie e dalle guerre d’indipendenza, fino al Novecento delle guerre mondiali, dei totalitarismi, della guerra fredda e del costante riemergere negli ultimi decenni di guerre civili e conflitti asimmetrici.

Si tratta dunque di una nozione che se da un lato mette costitutivamente in questione la linearità delle partizioni tra pace e guerra, interno ed esterno, cittadino e straniero, dall’altro è stata costantemente presente nella costruzione del rapporto tra Stato e masse, nei processi di mobilitazione ideologica della società.

La sua identificazione è anche stata spesso funzionale alla costruzione o alla ridefinizione di specifici vettori di potere che meritano di essere analizzati nelle loro diverse declinazioni storiche, ad esempio considerando come gli Stati abbiano definito se stessi o giustificato politiche di sicurezza, sorveglianza e repressione utilizzando la figura del nemico interno e la paura per i possibili nemici interni – ma può anche d’altra parte essere connessa a momenti di crisi che investono determinati assetti sociali, economici, politici.

Questo convegno sarà volto a portare avanti una discussione su questo tema a partire dal contributo della storiografia, della storia del pensiero politico, della filosofia politica nelle giornate del 28 e del 29 maggio 2025. 

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Comitato scientifico: 

Antonio Del Vecchio; Jacopo Lorenzini; Paola Rudan; Francesca Sofia


Comitato organizzatore:
Jacopo Bonasera; Anna Guerini