L'innovazione al lavoro nei corsi di Comunicazione: digitale e non solo ABSTRACTS
Titoli e abstracts degli interventi nei Workshops 1, 2 e 3
WORKSHOP 1 h 14:15
BILANCI E PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO
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Cinzia Bianchi, Silvia Grappi
Università degli Studi di Modena-Reggio Emilia
Il mondo digitale tra Comunicazione ed Economia (Unimore): esperienze e prospettive della formazione
Il nostro breve intervento ha l’obiettivo di proporre alcune riflessioni rispetto ai corsi di studio proposti dal Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia che, nel corso dell’ultimo quinquennio, ha modificato la propria offerta formativa, cercando di rispondere alle esigenze di un territorio regionale e nazionale e delle aziende che richiedono sempre più competenze digitali per i nostri laureati. Nel 2019/20 si è concretizzato nel Dipartimento un progetto di un corso di laurea in area economica in Digital Marketing e anche altri corsi di studio, come Scienze della Comunicazione (L20) e Pubblicità, Comunicazione digitale e Creatività d’impresa (LM59), hanno integrato nella loro offerta insegnamenti più specifici riguardanti le competenze digitali. Si tratta ovviamente di un processo in itinere, ma a distanza di qualche anno è forse possibile fare un bilancio di questa nostra esperienza, individuando non necessariamente solo gli aspetti positivi, ma anche spunti di riflessione critica su cui lavorare nel futuro.
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Dell'Anna Maria Vittoria
Università del Salento
Per un curricolo verticale di Comunicazione e l’avvio della LM-19 Comunicazione, media digitali, giornalismo a Unisalento
Abstract in progress
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Dario Mangano
Università degli Studi di Palermo
I corsi di comunicazione a confronto con le parti sociali e l’interdisciplinarità
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Marco Mazzoni
Università degli Studi di Perugia
La formazione di base e quella specialistica: l'esperienza di Perugia
Nel mio ruolo di coordinatore dei CdS di comunicazione offerti dal dipartimento di Scienze Politiche di UNIPG, vorrei illustrare l'organizzazione del CdS triennale di Scienze della comunicazione, sottolineandone caratteristiche e criticità, e l'organizzazione del CdS magistrale in Comunicazione Pubblica, Digitale e D'Impresa con un particolare focus sui due curricula: Media Digitali e Comunicazione d'Impresa.
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Eugenio PIzzimenti, Vanessa Manzetti
Università degli Studi di Pisa
La comunicazione d'impresa e la politica delle risorse umane: il vantaggio della multidisciplinarità
Abstract in progress
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Luca Raffini
Università degli Studi di Genova
Formare professionisti della comunicazione in una società ipercomunicativa. L’esperienza della riforma della LM Informazione ed Editoria Unige
Abstract in progress
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Francesca Vannucchi
Università degli Studi Roma “Tor Vergata”
2006 – 2023: 17 anni di seminari sulla comunicazione
Il Corso di laurea in Scienze dell'informazione, della comunicazione e dell'editoria dell'Università di Roma Tor Vergata ha proposto sin dalla sua fondazione, ad ampliamento della offerta formativa, un Seminario annuale di approfondimento. Si propone la panoramica delle iniziative realizzate annualmente dal 2006 al 2023 che hanno abbracciato l'evoluzione delle tematiche e delle questioni più urgenti legate agli studi e alla pratica della comunicazione.
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WORKSHOP 2 H 15:45
TEMI E PROBLEMI PER LA COMUNICAZIONE
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Marinella Belluati
Università degli Studi di Torino
Comunicazione europea e comunicazione politica: l’esperienza di CoEUr
Abstract in progress
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Saveria Capecchi, Marzia Vaccari
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Media digitali e genere
Nel corso di Media digitali e genere (nell’ambito del corso di laurea magistrale Compass) Saveria Capecchi e Marzia Vaccari si propongono di fare riflettere studentesse e studenti circa gli stereotipi e i pregiudizi di genere presenti nell’ambito dei media digitali, esercitandoli ad acquisire un’ottica di genere. Tra i temi trattati nel corso vi è, ad esempio, l’ambivalenza valoriale derivata negli ultimi decenni dall’incontro tra il femminismo e il mercato, come la recente tendenza del femvertising (pubblicità online ispirata al concetto di empowerment femminile); la violenza di genere che si riversa nel mondo digitale sotto forma di hate speech e “revenge porn”; i bias di genere derivati da algoritmi affatto “neutri” dal punto di vista del genere, individuati attraverso la lente del femminismo intersezionale, che vanno a riprodurre e ad amplificare le diseguaglianze sociali.
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Giovanna Cosenza
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Comunicazione, studi di genere e sperimentazione professionale
Abstract in progress
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Sabino Di Chio
Università degli Studi di Bari
Monitoraggio e ricerca tra comunicazione politica ed istituzionale. Il caso Uniba/Corecom
I corsi di Laura in Scienze della Comunicazione UNIBA da qualche anno stringono una collaborazione didattico-scientifica con il CoReCom Puglia, declinata in due modi:
Monitoraggio: a 15 tra studenti e laureati dei corsi è offerta la possibilità di partecipare alle attività di monitoraggio dell’emittenza locale, parte degli obiettivi istituzionali del Comitato. I monitoratori approcciano empiricamente alla comunicazione politica attraverso la verifica sul campo del rispetto del pluralismo socioculturale (presenza nella programmazione di diverse correnti sociali, culturali, religiose) e politico-istituzionale (par condicio).
Ricerca: ricercatori e docenti afferenti ai corsi dirigono o partecipano a progetti di ricerca finanziati su temi legati ai compiti del Comitato. I monitoratori sono spesso coinvolti nella raccolta dati e instradati all’esperienza preliminare della ricerca, da proseguire eventualmente con borse o dottorato.
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Claudia Gina HASSAN
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Disinformazione, democrazia e cambiamento climatico
L’intervento analizzerà uno degli snodi cruciali della lotta al cambiamento climatico, ovvero il suo rapporto con i media e la disinformazione. Una fitta rete di attori è coinvolta nella creazione e nella diffusione della disinformazione che è stata a lungo sostenuta dagli interessi economici delle industrie del petrolio e del carbone ed è ora pienamente inserita nel clima di post-verità. L'assenza di un'esperienza e di una percezione diretta degli effetti del cambiamento climatico ha enfatizzato la dipendenza cognitiva del pubblico dai media, che tuttavia sono rimasti molto indietro e hanno manifestato inadeguatezza rispetto all'emergere della questione del riscaldamento globale. In dialogo con una vasta letteratura scientifica si analizzano i diffusi atteggiamenti post-fattuali e sociali che vanno dallo scetticismo al vero e proprio negazionismo militante.
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Filippo SILVESTRI
Università degli Studi di Bari
Il mondo della comunicazione nell’era compiuta della sua traduzione/tradizione digitale
La lezione di Marshall McLuhan compie ormai i suoi quasi sessant'anni e molte delle intuizioni di McLuhan oggi si sposano con le lezioni di Jean Baudrillard, in una sintesi imperfetta, che dice del nostro presente come di un presente reale, virtuale, iperreale. Gli uomini e le donne di oggi, i ragazzi e le ragazze sono costantemente estesi/connessi dalle/alle protesi macchiniche elettriche, e sono a tutti gli effetti diventati degli autentici cyborg, giusta l'intuizione di Donna Haraway, anch'essa profetica, almeno più di quaranta anni fa. Di fronte a questo cambiamento epocale (che si è compiuto) non abbiamo margini di scelta. Dobbiamo essere apocalittici ed integrati (Umberto Eco), perché il compito che ci attende è quello di accettare queste nostre estensioni elettroniche e digitali alla stregua di una novità da sfruttare, senza diventarne schiavi alienati cognitivi. Un altro grande filosofo, Michel Foucault, scriveva un libro leggendario, Le parole e le cose, dove ragionava del modo in cui, da sempre ci si confronta a partire dall'ordine del discorso, che ci è imposto dalle macchine e dai devices che governano l'estetica e la semiotica delle nostre giornate e delle nostre notti, in un mondo reale che non può che sorprenderci continuamente, in ragione della sua consistenza materiale (si pensi alla pandemia da Covid19). L'intento di questo mio intervento è quello di riportare la mia esperienza/testimonianza come coordinatore da sei anni del Corso di Studi Scienze della Comunicazione all'Università di Bari Aldo Moro, per offrire almeno una misura di come in questi ultimi anni tra studenti e docenti abbiamo provato ad affrontare tutte le novità, cercando di aggiustare il tiro didattico, ogni volta che abbiamo potuto.
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WORKSHOP 3 h 16:45
LE SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE
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Chiara ALVISI
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
EU.C.L.I.D.E.: European Contract Law in Digital Environments for Citizen Empowerment
Il laboratorio EU.C.L.I.D.E. - European Contract Law In Digital Environments for citizens empowerment, attivato nel 2022 grazie al finanziamento della Commissione Europea nell’ambito dell’omonimo Jean Monnet Module, è stato pensato per fornire agli studenti strumenti di analisi giuridica dell’ecosistema digitale e dei rapporti intermediati dalle piattaforme digitali a partire dalle fondamentali categorie giuscivilistiche dei soggetti giuridici, dei diritti, dei contratti e delle responsabilità. Il corso comprende esercitazioni per l’analisi dei Terms of Service e delle Policy d’uso delle principali piattaforme digitali (social media, marketplaces, etc.) sia alla luce dei più importanti interventi normativi adottati in ambito euro-unitario che tramite l’impiego di webtool di intelligenza artificiale programmati per il rilevamento delle clausole vessatorie nei contratti con i consumatori. Considerato l’impiego su vasta scala della contrattazione online nelle attività sia private che professionali, il corso fornisce competenze utili anche in prospettiva della futura occupazione degli studenti nel settore della comunicazione d’impresa.
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Claudia Capelli, Michela Zingone
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Conoscere e sperimentare i media digitali: l'esperienza formativa dei Laboratori della Laurea Magistrale Compass
Da oltre dieci anni il corso di Laurea Magistrale in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa (Compass) sperimenta percorsi laboratoriali con studenti e studentesse nei diversi ambiti della comunicazione e dell’informazione caratterizzanti l’offerta formativa. A partire dall’A.A. 2012-2013, sollecitata dalle sfide poste dalle rapide trasformazioni dei media e dalla necessità di offrire una palestra per le competenze degli studenti, comincia un’esperienza partecipata di co-costruzione di significati e pratiche, il cui primo traguardo è rappresentato dalla nascita di una vera e propria redazione web del corso di studio. Da qui l’apertura del blog CompassUnibo, l’attivazione di profili sulle principali piattaforme di social networking, fino alle più recenti produzioni multimediali di documentari, video-inchieste e podcast. Un’attività professionalizzante, che procede mantenendo antenne sensibili a captare le esigenze degli studenti, ma anche a confrontarsi con le nuove pratiche del mondo della comunicazione e a immaginare scenari futuri. Il comune denominatore rimane un approccio metodologico sperimentale basato sull’apprendimento operativo (learning-by-doing) oltre che sul peer-assisted learning, un processo attraverso il quale si è motivati a interagire, lavorare in gruppo e condividere saperi e competenze.
I laboratori, inoltre, costituiscono anche uno spazio per acquisire soft skills, nonché opportunità di empowerment e rafforzamento della propria appartenenza a una comunità scientifica aperta, in cui tutti gli attori del corso di studio si confrontano, condividono esperienze e progetti. Il contributo intende quindi condividere una riflessione su questo percorso decennale, ripercorrendone la metodologia, gli aspetti più innovativi e i punti di forza, con uno sguardo alla costruzione di nuove prospettive formative per i comunicatori del futuro.
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Federica Da Milano
Università degli studi di Milano-Bicocca
Media, linguaggi e comunicazione guardano a Oriente: l'esperienza di Unimib
Il corso di laurea triennale in Comunicazione interculturale presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell'Università di Milano-Bicocca presenta la peculiarità di coniugare il mondo della comunicazione con le lingue orientali (gli studenti scelgono una tra queste lingue: arabo, cinese, giapponese). Dall'anno prossimo, è previsto il lancio di un Master di I livello dal titolo "Media, linguaggi e comunicazione in uno scenario globale (Cina, Giappone e mondo arabo)". Come sostiene Bettiol (2015) "I corsi di laurea universitari non tengono conto della necessità di un approccio multidisciplinare anche all'interno dell'area umanistica. Il risultato è che abbiamo laureati in lingue orientali che non conoscono la comunicazione digitale e il marketing, e allo stesso tempo laureati in comunicazione che conoscono poco le lingue. La capacità di combinare insieme queste competenze, anche con percorsi formativi post-laurea, è oggi una priorità alla quale le nostre università sono chiamate a rispondere". Il corso di laurea e il Master di Bicocca si propongono di colmare questo vuoto proponendo un percorso con l'obiettivo di formare esperti della comunicazione capaci di utilizzare i nuovi linguaggi del marketing e del metaverso in un contesto internazionale ed extraeuropeo.
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Mattia Della Rocca
Università degli Studi Roma "Tor Vergata"
Intersezioni e confini: l’esperienza didattica e di ricerca del corso di Psicologia degli Ambienti digitali
La relazione intende offrire una riflessione sui quattro anni di esperienza didattica e di ricerca del corso di “Psicologia degli Ambienti Digitali”, offerto dal Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria di Roma Tor Vergata. Nato per superare gli approcci tradizionali allo studio di tali questioni, l’insegnamento ha coniugato nel tempo metodologie didattiche diverse e altamente interattive. Si è offerta così la possibilità a studentesse e studenti del Corso di Laurea di costruire un vero e proprio laboratorio permanente, le cui attività sono improntate all’indagine dell’interazione tra gli agenti cognitivi umani, quelli artificiali e gli ambienti digitali scaturiti dall’uso delle Information and Communication Technologies.
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Giuseppe FATTORI
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Esperienze sul campo di marketing sociale
Recentemente il “marketing sociale” è entrato nella programmazione nazionale con il Piano di Prevenzione in una prospettiva “One health” quindi anche la didattica è stata riorientata a sostegno del mondo delle professioni.
Il corso ha approfondito le tematiche dello sviluppo sostenibile, le disuguaglianze sociali e di genere, i temi dell'Agenda 2030.
In un quadro di riferimento generale rappresentato dai “determinanti commerciali di salute” il corso ha stimolato gli studenti, attraverso le leve del marketing sociale, a creare progetti strettamente connessi con la comunità e a sviluppare la capacità di creare alleanze.
I progetti sul campo hanno coinvolto Antoniano Onlus, Scuole, Comuni, Cooperative sociali, AUSL, TV locali, AVIS, Recooper, Centri commerciali, e sono stati apprezzati dai principali rappresentanti del Marketing sociale nel mondo (un panorama delle esperienze attivate nel sito del coordinamento nazionale del marketing sociale).
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