Ospiti della I edizione

Relatori:

 

Caterina Balasso

Nata a Verona nel 1977, Caterina Balasso vive a Bruxelles dal 2004. Cresce divisa tra Italia e Polonia grazie alle sue origini polacche da parte di madre. Si laurea nel 2003 presso la ex Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna, sede di Forlì. Prosegue la sua formazione in interpretazione con uno stage di tre mesi al Parlamento europeo che conclude con l’esame di accreditamento come interprete freelance presso le istituzioni europee dalle lingue inglese, tedesco e polacco. Lavora come interprete freelance dal 2004 al 2006, anno in cui viene assunta con contratto temporaneo come interprete al Parlamento europeo. Nel 2008 vince il concorso per interpreti e viene definitivamente assunta al Parlamento europeo all’interno dell’unità linguistica italiana. Nel corso degli anni aggiunge alla sua combinazione linguistica anche il francese e il greco. Approfondisce e perfeziona le sue conoscenze presso la Humboldt-Universität di Berlino, l’Università di Heidelberg, l’Università Nazionale Capodistriana di Atene e la scuola Kleis di Chania, sull’isola di Creta.

Renata Colorni

Traduttrice ed editor nata a Milano da Ursula Hirschmann, politica e antifascista berlinese, da cui impara la lingua tedesca, ed Eugenio Colorni, ideatore e firmatario del Manifesto di Ventotene. Laureata all’Università di Pavia in Filosofia medievale, dal 1969 cura varie collane accademiche per Franco Angeli e dal 1973 la traduzione delle Opere di Sigmund Freud per Boringhieri. Dal 1979 al 1995 lavora per Adelphi, rivedendo tutte le traduzioni dal tedesco e traducendo in proprio autori tra i più significativi del Novecento, tra cui Elias Canetti, Thomas Bernhard, Friedrich Dürrenmatt, Joseph Roth. Dal 1995 per Mondadori dirige la collana Classici, quindi I meridiani e infine l’intero settore dell’editoria letteraria. Nel 2010, sempre per Mondadori, cura la nuova traduzione di Der Zauberberg di Thomas Mann con l’innovativo titolo La montagna magica. Per le eleganti traduzioni e curatele ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Goethe nel 1987, il Premio Monselice nel 1991, il Premio Grinzane Cavour nel 1995, il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nel 2007. Nel 2020 pubblica Il mestiere dell’ombra. Tradurre letteratura, testo autobiografico in cui ripercorre i versanti e le stagioni della sua prestigiosa carriera editoriale.

Carlo Cottarelli

Economista ed editorialista, si laurea in Scienze economiche e bancarie all’Università di Siena e consegue il master in Economia alla London School of Economics. Negli anni Ottanta lavora presso il Dipartimento monetario e settore finanziario della Banca d’Italia e in Eni. Nel 1988 inizia a lavorare per il Fondo monetario internazionale in diversi dipartimenti, tra cui Strategia, politica e revisione, di cui è per un periodo vicepresidente. Nel 2001 viene nominato senior advisor del Dipartimento europeo dello stesso ente, diventando capo delegazione per l’Italia e diversi altri Paesi. Dal 2008 al 2013 è direttore del Dipartimento affari fiscali del FMI. Nel 2013 il Presidente del Consiglio Letta lo nomina commissario straordinario per la revisione alla spesa pubblica e, su nomina del Governo Renzi, nel 2014 diventa direttore esecutivo del board del FMI. Dal 2017 è visiting professor di Fiscal Macroeconomics presso l’Università Bocconi. Ospite ricorrente in diversi programmi televisivi e membro del consiglio esecutivo del FMI, è autore di diversi saggi su politiche e istituzioni fiscali e monetarie, inflazione e tassi di conversione. L’ultimo è All'inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica, edito nel 2021 da Feltrinelli.

Maurizio de Giovanni

Classe 1958, napoletano, de Giovanni è tra gli autori di gialli più acclamati della letteratura italiana contemporanea. Si cimenta con il genere poliziesco fin dalla sua prima opera, un racconto presentato a un concorso riservato a giallisti emergenti presso il Gran Caffè Gambrinus della sua città, in seguito riadattato in un romanzo edito nel 2006 con il titolo Le lacrime del pagliaccio (Graus Edizioni). L’opera inaugura la serie di indagini destinata a diventare una delle più amate in Italia: quella del Commissario Ricciardi. Autore di più di venti romanzi e altrettante raccolte di racconti, sono sue alcune delle più note saghe poliziesche del nostro Paese: oltre al già citato Commissario Ricciardi, nascono dalla penna di de Giovanni anche i Bastardi di Pizzofalcone e Mina Settembre, tutte e tre riadattate nelle omonime serie televisive Rai del 2017 e 2021. Vincitore del Premio Scerbanenco nel 2012 e del Premio Fedeli nel 2013, finalista sempre nel 2013 al Premio Bancarella, tradotto nelle maggiori lingue europee, pubblica, tra gli altri, per Mondadori, Einaudi e Rizzoli. Nel 2021 sono usciti i suoi due ultimi romanzi, Gli occhi di Sara, della serie sulla spia Sara Morozzi e Una Sirena a Settembre, della serie sull’assistente sociale dei Quartieri Spagnoli, Mina Settembre.

Celia Filipetto

Nata a Buenos Aires nel 1951, vive a Barcellona dal 1979. Laureata in Traduzione e interpretazione presso la Universidad de Granada, dal 1980 lavora come traduttrice letteraria dall’inglese, dall’italiano e dal catalano e ha all’attivo la pubblicazione di più di duecento titoli dalle sue lingue di lavoro. Sue sono le traduzioni in castigliano, tra gli altri, di Flannery O’Connor, Mark Twain, Dorothy Parker e, dall’italiano, di Niccolò Machiavelli, Milena Agus, Elena Ferrante, Natalia Ginzburg e Maurizio de Giovanni. Ha esperienza anche come traduttrice per il quotidiano La Vanguardia, per The Barcelona Review e altri quotidiani e riviste di Barcellona, e inoltre come insegnante di traduzione letteraria in corsi post-laurea presso la Universitat Autònoma de Barcelona e la Universidad de Granada. Nel 2015 ACE-Traductores le conferisce il premio X Premio Esther Benítez de Traducción per Las deudas del cuerpo (traduzione castigliana di Storia di chi fugge e di chi resta di Elena Ferrante) e, nel 2016, il premio XIX Ángel Crespo de Traducción per La niña perdida (Storia della bambina perduta, sempre di Ferrante). Lavora anche come traduttrice e interprete giurata dalle sue tre lingue.

Odile Rousseau

Nata a Parigi, fin da piccola la sua famiglia le insegna ad amare i libri, la musica e l’arte, e in particolare l’Italia, Paese di cui al liceo decide di studiare la lingua. A partire dai tredici anni si scambia lettere con un’amica di penna italiana, e grazie anche a diversi soggiorni in una famiglia romana, acquisisce una buona conoscenza dell’italiano. Gli studi superiori, però, la portano all’insegnamento della musica nei licei e nei conservatori, a Nantes. Frequentando la Società Dante Alighieri e leggendo i grandi classici del Novecento, continua a praticare l’italiano, finché un amico editore non le chiede di rivedere una traduzione e di farne un’altra a proprio nome. Dal 2009, quindi, diventa un’appassionata traduttrice: dopo la traduzione de Il passato è una terra straniera (Le passé est une terre étrangère) di Gianrico Carofiglio, le edizioni Rivages le affidano la traduzione in francese dei primi otto episodi della serie del Commissario Ricciardi di de Giovanni. A Nantes, dove risiede, tiene presso la Dante Alighieri un laboratorio di lettura in italiano in cui si dedica all’esplorazione di autori contemporanei, quali De Luca, Agus, Giordano, Avallone e altri.

Antony Shugaar

Nato a Encino, California, diplomato in greco e latino, poco dopo l’inizio degli studi alla UCLA si trasferisce in Italia, a Roma e a Perugia, dove frequenta l’Università per Stranieri. A quel periodo risale la sua prima traduzione, esperienza amatoriale che lo porta poi a lavorare come traduttore per un’agenzia di Cuneo. Tornato negli USA, si laurea alla UCLA e ottiene il master in Giornalismo alla Columbia University. Traduce per tre anni la rivista di moda italiana Mondo Uomo, oltre che saggi di ambito storico, per approdare infine alla letteratura: sono sue le traduzioni in lingua inglese di Jean Giono, Stefano Benni, Massimo Carlotto, Maurizio de Giovanni, di ben cinque libri vincitori del Premio Strega (Storia della mia gente, 2011; Resistere non serve a niente, 2013; Il desiderio di essere come tutti, 2014; La ferocia, 2015; La scuola cattolica, 2016), nonché di sei episodi della serie The Young Pope di Paolo Sorrentino. Collabora come traduttore con il New York Review of Books e lavora anche come giornalista, pubblicando articoli incentrati principalmente sull’Italia e sull’area mediterranea.

Giorgio Ciccarelli

Milanese, classe 1967, per lungo tempo chitarrista della band alternative rock degli Afterhours e fondatore nel 1996 dei Sux!, inizia la carriera di cantante e chitarrista nel 1986 con i Colour Moves, fonda poi i Sundowner e gli Echidna, con i quali pubblica un album ciascuno, per un periodo è il bassista dei Carnival of Fools e collabora nelle tournée dei Six Minute War Madness e dei Volwo. Con i Sux! pubblica quattro album; dopo lo scioglimento del gruppo entra a far parte stabilmente degli Afterhours, con cui pubblica due album contribuendo anche come compositore. Nel 2011 partecipa come cantante e chitarrista al progetto musicale estemporaneo dei Maciunas e nel 2014, dopo 15 anni di collaborazione, lascia gli Afterhours per tornare con i Colour Moves e pubblicare il doppio album A Loose End. Nel 2015 pubblica poi Le cose cambiano, il suo primo album da solista con tredici brani arrangiati, suonati e cantati interamente da lui e testi scritti da Tito Faraci. Grazie alla partecipazione di vari artisti visivi, l’album si propone come un vero e proprio esperimento di transmedialità. Nel 2018 esce infine Bandiere, secondo album da solista.

Roberto Policastro

Nato a Cardiff ma cresciuto a Salerno, studia Grafica e illustrazione allo IED di Roma e inizia a lavorare come graphic designer presso diversi studi pubblicitari. Dopo un workshop con il collettivo Tomato a New York e innumerevoli esperienze in diversi settori del visual design nel 2000 a Salerno fonda, insieme all’illustratore Walter Dipino, lo studio Doppiavù, laboratorio di comunicazione e progettazione visiva, dove inizia a lavorare con clienti che spaziano nei più svariati settori: food, cultura, sport, software, editoria, oltre a diventare base operativa per vari side project artistici. Dal 2006 è art director della comunicazione del COMICON, organizzatore del Salone internazionale del fumetto di Napoli, tra i più importanti d’Europa, e delle relative attività editoriali (Comicon Edizioni) e culturali (Visiona). Dal 2013 svolge lo stesso ruolo anche per XXXV, un’etichetta discografica sperimentale fondata con il musicista e cantautore Nicodemo, che si presenta nella forma di collettivo “crossmediale” nella produzione di progetti e format musicali. Nel 2015 cura i video dell’album Le cose cambiano di Giorgio Ciccarelli, progetto di transmedialità tra musica, illustrazioni e parole d’autore.

Alfonso Amendola

Ricercatore in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Salerno, presso la stessa istituzione è attualmente professore associato titolare dei corsi di Sociologia degli audiovisivi sperimentali, Sociologia delle arti elettroniche, Sociologia dello spettacolo multimediale e Teorie e tecniche dei media digitali presso i dipartimenti di Studi politici e sociali e di Scienze del patrimonio culturale. Ha svolto attività di didattica e ricerca presso le università di Barcellona e Skopije e i suoi ambiti di ricerca si posizionano al crocevia di quattro settori: la storia e la sociologia dei media, l’innovazione tecnologica nella sperimentazione artistica, le culture d’avanguardia e i consumi culturali di massa. Si occupa di diversi progetti, tra cui “Immaginario tecnologico del teatro al tempo del Covid-19”, è autore di molti saggi scientifici e monografie e nel 2021 cura il volume 10 keywords. La matrice narrativa e la società digitale. Saggi di mediologia della letteratura (Francesco D’Amato Editore). Fa parte del Centro Studi Media Comunicazione e Società dell’Università di Salerno, è opinionista per Il Mattino, dirige collane per varie case editrici e collabora con diverse altre riviste scientifiche.

Alfonso Amendola

Ricercatore in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Salerno, presso la stessa istituzione è attualmente professore associato titolare dei corsi di Sociologia degli audiovisivi sperimentali, Sociologia delle arti elettroniche, Sociologia dello spettacolo multimediale e Teorie e tecniche dei media digitali presso i dipartimenti di Studi politici e sociali e di Scienze del patrimonio culturale. Ha svolto attività di didattica e ricerca presso le università di Barcellona e Skopije e i suoi ambiti di ricerca si posizionano al crocevia di quattro settori: la storia e la sociologia dei media, l’innovazione tecnologica nella sperimentazione artistica, le culture d’avanguardia e i consumi culturali di massa. Si occupa di diversi progetti, tra cui “Immaginario tecnologico del teatro al tempo del Covid-19”, è autore di molti saggi scientifici e monografie e nel 2021 cura il volume 10 keywords. La matrice narrativa e la società digitale. Saggi di mediologia della letteratura (Francesco D’Amato Editore). Fa parte del Centro Studi Media Comunicazione e Società dell’Università di Salerno, è opinionista per Il Mattino, dirige collane per varie case editrici e collabora con diverse altre riviste scientifiche.

Paolo Castaldi

Fumettista e visual artist milanese, nel 2011 inizia a collaborare con le Edizioni BeccoGiallo, specializzate in fumetti dallo spiccato impegno civico. La sua prima opera Etenesh, l’Odissea di una migrante vince il premio Carlo Boscarato per la migliore rivelazione e il Prix Valeurs Humaines in Francia. Nel 2013 è inoltre finalista al premio Micheluzzi del Napoli Comicon nella categoria miglior fumetto. Pubblica in seguito diverse opere su testi di Gianluigi Pucciarelli e Allen Meyer, la graphic novel che inaugura la prima collana fiction della BeccoGiallo, Rami. È tra i numerosi autori che, nel 2015, prendono parte come illustratori dei brani dell’album Le cose cambiano di Giorgio Ciccarelli, con testi di Tito Faraci. Nel 2018 pubblica Zlatan per la collana Feltrinelli Comics, diretta sempre da Faraci, mentre del 2019 è L’Ora X – Una storia di lotta continua (Feltrinelli), scritta a sei mani con Erri de Luca e Cosimo Damiano Damato. Nel 2020 debutta in Francia con un’opera non ancora tradotta in italiano, poi in Italia pubblica La Buona Novella, trasposizione in fumetto dell’omonimo disco di Fabrizio de André in occasione del cinquantenario dalla sua uscita. Attualmente collabora anche con la rivista Linus, diretta da Igort.

Emanuela Piga Bruni

Specializzata in Letteratura generale e comparata presso l’Université Sorbonne Nouvelle di Parigi, consegue il dottorato di ricerca in Letterature comparate all’Università di Bologna. Dal 2020 è professoressa associata di Letterature comparate all’Università Mercatorum di Roma, mentre precedentemente è docente a contratto di corsi di Antropologia per il Dipartimento di Traduzione e Interpretazione dell’Università di Bologna, sede di Forlì, oltre che visiting professor presso la Royal Holloway University di Londra e assegnista di ricerca presso le università di Bologna, Roma “Tor Vergata” e Cagliari. Fa parte del comitato editoriale di numerose riviste ed è autrice di due volumi, Romanzo e serie TV. Critica sintomatica dei finali (Pacini, 2018) e La Lotta e il Negativo. Sul romanzo storico contemporaneo (Mimesis, 2018), nonché di numerose curatele, oltre che di saggi sulla relazione tra storia, letteratura e psicoanalisi e sul rapporto tra letteratura e arti audiovisive. È co-responsabile di redazione della rivista Between e membro dell’Associazione per gli studi di teoria e storia comparata della letteratura, dell’Association collège international des humanités modernes e della Italian Virginia Woolf Society.

Daniela Amodeo Perillo

Nata a Trieste, Daniela Amodeo Perillo si laurea in Interpretazione e traduzione con le lingue italiano, tedesco, inglese e francese presso l’Università di Vienna, ottenendo il titolo di Diploma-Dolmetsch. Interprete di conferenza dal 1977, lavora presso la Commissione europea e il Parlamento europeo, nonché come lettrice in ambito giuridico presso l’Università di Trieste. Interprete permanente presso la Direzione dell’interpretazione della Corte di giustizia europea dal 1982 fino alla fine del 2016, quando entra in pensionamento, presso la stessa istituzione è anche per un periodo a capo dell’organizzazione degli stage. In qualità di socia ordinaria fa parte dell’Associazione italiana traduttori e interpreti giudiziari (AssITIG) e, dall’aprile 2017, è presidente di EULITA, European Legal Interpreters and Translators Association. Dal 2021 è, insieme al marito Ezio Perillo, console onoraria del Granducato di Lussemburgo nella città di Trieste. Tiene diversi interventi nell’ambito di convegni e corsi di formazione sulla traduzione giuridica, specialmente nell’ambito delle istituzioni europee, ed è autrice di monografie e articoli per riviste sul ruolo di “mediazione giuridica” degli interpreti alla Corte di giustizia europea.

Silvio Gonzato

Ufficiale permanente dell’UE dal 1988, Gonzato è attualmente vice-capo delegazione dell’Unione europea presso l’ONU a New York. Durante la sua lunga carriera ha ricoperto varie cariche presso le segreterie di diversi comitati di organi europei, tra cui capo della segreteria del Comitato per gli affari esteri del Parlamento europeo, per cui si occupa di curare la comunicazione e i rapporti con le altre istituzioni e con le missioni diplomatiche a Bruxelles. Tali incarichi gli permettono di lavorare nell’ambito delle politiche interne e di quelle esterne, con particolare attenzione ai diritti umani e alle politiche dei Paesi dei Balcani occidentali e alle strategie di allargamento dell’UE. Nel 2014 è nominato direttore per i diritti civili e la democrazia al Sevizio europeo per l’azione esterna dall’allora Alta rappresentante per la politica estera e di difesa dell’UE Catherine Ashton, e nel settembre 2015 diventa direttore delle comunicazioni strategiche e degli affari parlamentari e legali presso la stessa istituzione, carica per cui è incaricato della comunicazione strategica e delle relazioni con il Parlamento europeo, il Comitato delle regioni e altre istituzioni europee, nonché dell’ispezione delle delegazioni UE nel mondo.

Diego Marani

Laureato in Interpretazione e traduzione presso l’Università di Trieste, inizia a lavorare come giornalista, traduttore e interprete freelance con inglese, francese, nederlandese, finlandese e sloveno. Nel 1985 e fino al 2006 è alla Direzione generale traduzione del Consiglio dell’UE come traduttore e revisore, quindi entra alla Direzione generale cultura della Commissione europea e, nel 2010, alla Direzione generale interpretazione, impegnandosi nel sostegno alla traduzione letteraria e all’apprendimento delle lingue. Nel 2014 è consigliere del Ministero della Cultura italiano e dal 2015 coordina iniziative di diplomazia culturale per il Servizio europeo per l’azione esterna. Nel 2020 è nominato presidente del Centro per il libro e la letteratura, quindi direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Parigi. Inventore della lingua artificiale “europanto”, includente elementi da tutte le lingue europee, in cui nel 1994 pubblica una raccolta di racconti, collabora con vari quotidiani ed è autore di vari romanzi legati a temi quali identità, senso di appartenenza e memoria. Si ricordano Nuova grammatica finlandese (Bompiani, 2000), vincitore del Premio Grinzane Cavour nel 2001 e del Premio Dessì nel 2002, e L’ultimo dei vostiachi (Bompiani, 2001), che ottiene il Premio Selezione Campiello nel 2002. L’ultimo lavoro è La città celeste (La Nave di Teseo, 2021).

Maurizio Molinari

Nato in provincia dell’Aquila ma cresciuto a Roma, Molinari si laurea in Interpretazione alla ex Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì (Università di Bologna). Dopo la laurea inizia a lavorare come giornalista per alcune testate locali, quali Una città e il Corriere di Romagna, e in seguito frequenta la scuola di giornalismo di Urbino, che lo porta a svolgere vari stage alla Rai, all’Agi e all’ANSA di Bruxelles, dove rimane per diversi anni. Inizia poi a lavorare come giornalista e interprete freelance con le lingue inglese, francese e tedesco, e come addetto stampa per l’associazione ambientalista Transport and Environment, per poi iniziare un master in Radio e giornalismo a Liverpool. In seguito lavora alla BBC, collaborando al programma radiofonico Outlook, ai programmi World Football In Touch, nonché contribuendo alla realizzazione di diversi documentari; infine svolge un altro stage per You and Yours. Attualmente è addetto stampa e responsabile media per il Parlamento europeo in Italia e capo dell’ufficio del Parlamento europeo di Milano

Francesca Predazzi

Giornalista e scrittrice, esperta di comunicazione per progetti europei, lavora in collaborazione con la Russia, con i Paesi dell’area mediterranea, dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, seguendo l’Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico. Corrispondente per La Stampa dalla Germania prima e dopo l’unificazione tedesca, per un periodo è a capo dell’ufficio stampa del Ministero del Bilancio e consulente della Presidenza del Consiglio e della Scuola Normale di Pisa. Tra i saggi pubblicati, si ricordano Maastricht e la nuova Germania (Shakespeare & Co., 1996), Una moneta di nome euro (Sterling & Kupfer, 1998), Con l’euro in tasca (stessa casa editrice, 2001) e Piccolo viaggio nell’anima tedesca, pubblicato nel 2004 da Feltrinelli e scritto insieme a Vanna Vannuccini. Con quest’ultima nel 2020 pubblica, per Mondadori, Cronache dal nuovo mondo, un viaggio nel nostro tempo in continuo mutamento, specialmente a seguito della pandemia di Covid-19, attraverso l’interpretazione di parole nuove, fino a pochi anni fa totalmente incomprensibili ma utilizzate a tal punto da usurarle e perderne il senso, rivisitando, attraverso il lessico, l’evoluzione del mondo tramite gli avvenimenti che ne dettano l’andamento.

Franco Trevisani

Professore ordinario di Medicina interna dal 2010 presso l’Università di Bologna, dove si laurea nel 1978 e si specializza in Malattie dell’apparato digerente nel 1982 e in Medicina interna nel 1987, svolge un periodo di formazione presso le strutture di terapia intensiva e semi-intensiva dell’Oklahoma Transplantation Institute. Per tre mandati è direttore della Scuola di specializzazione in Medicina dello sport dell’Università di Bologna. Fino al 2020 è inoltre coordinatore del corso di laurea magistrale in lingua inglese Medicine and Surgery. Detiene l’idoneità nazionale per posizione funzionale apicale medica in Medicina generale e in Gastro-enterologia ed endoscopia digestiva. In qualità di responsabile ricopre diverse cariche presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, di cui dal 2019 è direttore dell’Unità operativa complessa di Semeiotica medica e componente della Commissione trapianto di fegato. Fa parte di diverse società scientifiche italiane ed europee per lo studio del fegato e del sistema gastro-enterologo, è autore di più di 600 pubblicazioni scientifiche, e dal 1998 è anche coordinatore dell’associazione ITAlian LIver CAncer, un’aggregazione scientifica permanente per la ricerca sull’epatocarcinoma e la condivisione di strategie per la cura dello stesso.

Behrouz Boochani

Giornalista iraniano di etnia curda, inizia a pubblicare inchieste sulle condizioni di vita del proprio popolo. Membro del Partito democratico curdo, illegale in Iran, è tenuto sotto osservazione del governo, e dopo l’arresto di diversi colleghi, nel luglio 2013 fugge per l’Australia: nella traversata in mare dall’Indonesia la marina australiana intercetta l’imbarcazione e trasferisce i sessanta profughi a bordo nei centri di detenzione dell’isola di Natale e di Manus. Tramite i social network, Boochani denuncia le condizioni disumane cui sono sottoposti i detenuti: viene quindi trasferito in isolamento, incarcerato e infine rilasciato. Nel 2019 lascia temporaneamente l’Australia per intervenire a un festival in Nuova Zelanda, dove nel luglio 2020 ottiene lo status di rifugiato. Durante la detenzione sull’isola di Manus fa pubblicare diversi articoli online e gira, interamente col proprio cellulare, il film Chauka, Please Tell Us the Time. Nel 2018 Picador pubblica la sua testimonianza No Friend But the Mountains, in cui racconta l’esperienza di rifugiato, dal viaggio in barca alla detenzione a Manus; scritto in farsi tramite messaggi WhatsApp inviati all’amico Omid Tofighian e da questo tradotti in inglese, il libro ha vinto il Victorian Prize e il National Biography Award. Nel 2018 Boochani ha ricevuto il premio giornalistico Anna Politkovskaja per l’impegno umanitario e l’incredibile resilienza.

Manuel Barriuso

Laureato in Filologia russa a Krasnodar, dove ottiene anche il master nella medesima disciplina, inizia a insegnare letteratura russa presso l’Università dell’Avana, nella Cuba natale. Nel 1989, in quanto conoscitore della lingua russa, il governo lo sospende dalla docenza per iniziare a lavorare come interprete per alcuni dei venticinquemila bambini sovietici arrivati a Cuba, su invito dello stesso governo, al fine di ricevere cure mediche dopo l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl: un’esperienza indubbiamente formativa ma anche provante dal punto di vista emotivo. Nel 1996 si laurea in Lingua italiana, sempre all’Avana, e nel 2001 si trasferisce in Italia, prima a Milano e poi a Como, dove attualmente risiede e insegna Lingua e cultura ispanica per il corso di Mediazione linguistica dell’Università dell’Insubria. Dalla sua peculiare esperienza di interprete per i bambini di Chernobyl i figli Rodrigo e Sebastián traggono nel 2019 il film Un traductor, da loro stessi diretto, in cui Barriuso è interpretato dall’attore brasiliano Rodrigo Santoro. Nel 2019 il film è candidato in varie categorie al Fénix Film Award e rappresenta Cuba nella corsa per l’Oscar 2020 al miglior film in lingua straniera.

Laila Tentoni

Laureata in Scienze politiche presso l’Università di Bologna, ha lavorato per il Comune di Forlimpopoli come dirigente del settore Scuola, cultura e servizi sociali e per il progetto “Forlimpopoli Città Artusiana”, supervisionando l’organizzazione della Festa Artusiana, portando avanti numerose collaborazioni in ambito europeo, tra cui il gemellaggio con Villeneuve-Loubet, città natale del “re degli chef e chef dei re” Auguste Escoffier, e coordinando il comitato scientifico che nel 2007 ha condotto alla fondazione di Casa Artusi, primo centro di ricerca sulla cucina domestica e di divulgazione delle ricchezze gastronomiche italiane. Presso Casa Artusi riveste il ruolo di vice-presidente e, attualmente, quello di presidente. Tiene diverse conferenze, in Italia e all’estero, sul tema della cultura gastronomica, anche in collaborazione con enti locali, regionali, associazioni di emiliano-romagnoli emigrati e Istituti di cultura italiana all’estero. Fautrice della traduzione in diverse lingue del manuale di Pellegrino Artusi, partecipa a numerose trasmissioni radio e televisive, contribuendo inoltre in maniera attiva alla stesura di testi e articoli relativi alla figura di Artusi e alla cucina domestica italiana.

Giovanna Frosini

Laureata in Storia della lingua italiana all’Università di Firenze, presso la medesima istituzione consegue il dottorato di ricerca in Filologia romanza. Dopo diversi anni come insegnante di materie letterarie nei licei e come ricercatrice universitaria nel settore della linguistica italiana, nel 2016 diventa professoressa ordinaria. Attualmente lavora presso l’Università per Stranieri di Siena, dove è titolare dell’insegnamento di Storia della lingua italiana. Parallelamente ricopre numerosi incarichi scientifici, tra cui accademica ordinaria segretaria dell’Accademia della Crusca, di cui è anche componente del Consiglio direttivo; co-direttrice degli Studi linguistici italiani, componente del comitato di direzione degli Studi di lessicografia italiana, nonché componente del Comitato scientifico di Casa Artusi di Forlimpopoli. Le sue attività di ricerca si concentrano principalmente nei settori della storia della lingua italiana, della linguistica, lessicografia e lessicologia italiane, della filologia della letteratura italiana, con particolare interesse per le opere di Dante Alighieri, l’epistolografia, le scritture mistiche e agiografiche, il lessico alimentare e la storia della lingua della cucina e dell’alimentazione dal Medioevo fino a oggi.

Anabela Ferreira

Negli anni ricercatrice, tutor didattica e docente di lingua e traduzione portoghese presso il Dipartimento di Traduzione e Interpretazione dell’Università di Bologna, sede di Forlì, si laurea a Lisbona in Lingua e letteratura francese e portoghese. Durante gli studi soggiorna con varie borse di studio in Italia, e nel 1996 si stabilisce definitivamente in Romagna, dove si iscrive all’albo dei periti della Camera di Commercio di Forlì e Cesena e inizia a lavorare come traduttrice e interprete dal portoghese presso i tribunali delle due città. Attualmente fa parte di numerose associazioni culturali italiane e portoghesi, è responsabile degli scambi Erasmus+ con alcune università portoghesi e responsabile della collana italo-portoghese della casa editrice Urogallo. Ha pubblicato numerosi articoli e monografie sulla lingua e la cultura portoghese e sulla cultura romagnola, specie culinaria, nonché opere di narrativa e il dizionario bilingue portoghese-italiano di Zanichelli. Ha inoltre curato la traduzione in portoghese de La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi e pubblicato il primo eserciziario di lingua portoghese al mondo ispirato al ricettario artusiano.

Paola Podestà

Nata a Santiago del Cile e residente a Valparaíso, laureata in Scultura ed estetica ottiene un master in Arti visive presso la Universidad de Chile. In ben quattro anni (1998, 1999, 2001 e 2008) riceve il premio Fondart del Ministero della Cultura cileno. Produce e dirige Arte en Masivo Films e dal 2018 insegna arte presso il Colegio St. Margaret’s, dopo diciotto anni come insegnante di disegno alla DuocUc. Le sue opere sono esposte, tra gli altri, nel Museo de Artes Visuales di Santiago, presso Lexmark Chile, Absolut e in diverse collezioni private in Cile e in Europa. Grande sostenitrice della multidisciplinarietà, realizza le proprie opere in maniera “responsabile”. Dal 2013 lavora a Suculento, un progetto gastronomico-culturale per l’illustrazione di una nuova versione del ricettario di Artusi, con il patrocinio di Casa Artusi e dell’Istituto italiano di Cultura del Cile. L’idea per il libro viene dal ricettario portato con sé dalla nonna dell’artista, emigrata in Cile dall’Emilia, e in esso Podestà attualizza 111 ricette artusiane con le proprie illustrazioni, in quanto, come nell’arte, anche in cucina riproduce il quotidiano esercizio di creatività rapido, diretto e aperto alla prova e all’errore, tratti che si riscontrano anche nei suoi progetti di più largo respiro.

Marco Malvaldi

Nato nel 1974, studia al conservatorio e si laurea presso il Dipartimento di Chimica e chimica industriale dell’Università di Pisa, sua città natale, dove inoltre ottiene il dottorato nella medesima disciplina e lavora come assegnista di ricerca. Si definisce scienziato, scrittore e sportivo. Esordisce nel mondo editoriale nel 2007, con il giallo di ambientazione litoraneo-toscana La briscola in cinque pubblicato da Sellerio, il primo della serie di romanzi le cui storie gravitano attorno al BarLume e da cui è tratta la serie Sky Cinema I delitti del BarLume del 2013. Sempre per Sellerio ha pubblicato diversi racconti e romanzi, tra cui il best-seller Argento vivo (2015), oltre che saggi scientifici per Rizzoli, Laterza e Raffaello Cortina. Dal 2017 è membro onorario del CICAP, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze. Nel 2011 ha vinto il Premio letterario Castiglioncello, nel 2014 il Premio nazionale di divulgazione scientifica e nel 2018 il Premio Asimov, ulteriore riconoscimento per la divulgazione scientifica. L’ultimo romanzo pubblicato è Il borghese Pellegrino (Sellerio, 2020), il secondo, dopo Odore di chiuso (Sellerio, 2011), con protagonista Pellegrino Artusi.

Hiroko Kudo

Laureata in Scienze politiche con master in Amministrazione presso l’Università Waseda di Tokyo, dopo aver vinto una borsa di studio erogata dal governo italiano per l’anno accademico 1992-1993, ottiene il dottorato in Politiche pubbliche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È attualmente professoressa ordinaria di Politiche pubbliche e management pubblico presso l’Università Chuo di Tokyo, nonché membro del comitato editoriale della Public Management Review. Collabora inoltre con vari enti pubblici, organizzazioni internazionali, università italiane e internazionali. Si occupa di amministrazione pubblica comparata, problemi sociali, legali, economici e manageriali legati alla società che invecchia, ma anche di politiche pubbliche di sport e benessere e politiche agrarie, del turismo e dello sviluppo territoriale. È stata visiting professor presso alcune università italiane, tra cui Pisa, Cagliari e Bocconi. Ha curato la traduzione in lingua giapponese del ricettario di Pellegrino Artusi, con un progetto partito nel 2011, durante la sua ricerca sul campo in Emilia-Romagna per la raccolta di materiali utili al lavoro, e portato a termine nel 2020, anno del duecentesimo anniversario della nascita di Artusi.

Alice Rifelli

Laureata all'Università di Bologna in Scienze della Comunicazione con una tesi in editoria, è co-direttrice editoriale di Edicola Ediciones, in cui si occupa di selezione, revisione e editing. La casa editrice indipendente Edicola nasce in Abruzzo nel 2015 da un’idea sua e di Paolo Primavera, che nel 2013 aveva già aperto la prima sede a Santiago del Cile. Edicola inizia pubblicando in Italia autori cileni che in breve si affermeranno come voci imprescindibili della letteratura in lingua spagnola, tra cui Nona Fernández e Alejandra Costamagna. Nel 2019 pubblica il romanzo grafico A sud dell’Alameda di Lola Larra, che ottiene il Premio Andersen. Della stessa autrice, nel 2021 esce Sprinters, il romanzo documentario dedicato a Colonia Dignidad, cui Netflix ha appena dedicato una serie TV. Recentemente sono usciti anche due libri di poesia, l’antologia INRI, di Raúl Zurita, vincitore del Premio Violini Landi alla carriera 2020 dell’Università di Bologna e Niños, illustrato da María Elena Valdez e tradotto da Giulia Giorgini, di María José Ferrada, neo-vincitrice del Premio Iberoamericano SM de Literatura Infantil y Juvenil.

Marco Versari

Nasce a Forlì nel 1970. Dopo lo studio del pianoforte presso il Conservatorio di Cesena, si dedica alla composizione di musiche e alla realizzazione di arrangiamenti, facendone una professione. Iscritto alla Sezione Musica della Siae dal 1998, nel 1999 apre lo studio di registrazione e produzione audio “Marco Versari Produzioni Audio” e realizza spot pubblicitari, jingles, doppiaggio,  registrazioni per la discografia, musiche originali   per l'editoria, fictions, documentari, siti web, trasmissioni televisive, e per la comunicazione aziendale. Svolge inoltre attività di supporto tecnico logistico per la produzione di spettacoli e attività di ideazione e organizzazione di   produzione di eventi aziendali. 

In qualità di autore e arrangiatore ha scritto realizzato e prodotto oltre 600 brani di musica leggera e moderna.

Vito Mancuso

Teologo e accademico italiano, a ventisei anni ottiene il Baccellierato, primo grado accademico di teologia, presso il Seminario arcivescovile di Milano, dove viene ordinato sacerdote dal cardinale Martini. Dopo un anno richiede la sospensione dalla vita sacerdotale per dedicarsi esclusivamente allo studio della teologia. A Napoli, sotto la guida del teologo Bruno Forte, ottiene la Licenza presso la facoltà teologica “San Tommaso d’Aquino”. In seguito inizia a lavorare nell’editoria per diverse case editrici e nel 1996 alla Pontificia Università Lateranense di Roma ottiene il Dottorato in teologia sistematica con il massimo del punteggio e una tesi in seguito pubblicata da Piemme con il titolo Hegel teologo e l’imperdonabile assenza del “Principe di questo mondo”. Dal 2004 al 2011 insegna Teologia moderna e contemporanea all’Università San Raffaele di Milano, dal 2013 al 2014 Storia delle dottrine teologiche all’Università di Padova, mentre dal 2009 al 2017 collabora come editorialista per La Repubblica. Negli anni pubblica diverse opere, best-seller in Italia e tradotte in numerose lingue, tra cui L’anima e il suo destino (Raffaele Cortina, 2007), Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011), Il Principio Passione (Garzanti, 2013), Dio e il suo destino (Garzanti, 2015). La sua ultima opera è I quattro maestri (Garzanti, 2020). Ospite in diversi programmi televisivi e radiofonici, negli anni ha inoltre vinto numerosi premi e riconoscimenti.