Sessioni parallele

100 minuti per approfondire

14 – 15.40 // I Sessione parallela

 

S1 - L’educatore di strada: scegliersi la parte

Rifletteremo insieme su qual è il lavoro dell'educatore di strada stretto fra richieste di controllo e ruolo (possibile?) di “community organizer” dei ragazzi; quali sono i suoi strumenti di lavoro; qual è il suo ruolo culturale; quali racconti e visioni della città alternative al panico morale della strada (dei media, dei politici, degli adulti) è possibile costruire con i ragazzi e le ragazze e attraverso quali strumenti e processi educativi.  

  • Alessandro Tolomelli (Unibo) e Fulvia Antonelli (Unibo) incontreranno Sonia Bregoli, Simone Marcandalli, Monia Mattioli, Siid Negash

 

S2 La notte: vertice e vertigine

Saranno proposti degli spunti di riflessione che amplificano gli accenti simbolici della notte come spazio temporale di relazione, con se stessi e gli altri, in cui si aprono paesaggi interiori a cui dedicare particolare cura.

  • Alessandro Carta (Fio.PSD) 

 

S3 Determinanti sociali di salute e salute di prossimità

Si confronteranno le esperienze del Laboratorio di salute popolare di Bologna e dei Medici in strada di Padova.

  • Francesca Sabatini (Laboratorio di salute popolare di Bologna)
  • Fausta Ortu (Medici in strada di Padova) e Giuseppe Marinaro (Medici in strada di Padova)

 

 

16.00 - 17.40 // II Sessione parallela

 

S4 Dialogo aperto sulle baby gang: uno studio sulle bande giovanili di strada in Emilia-Romagna

Presentazione dei primi risultati della ricerca “Bande giovanili di strada in Emilia-Romagna tra marginalità, devianza e insicurezza urbana” curata dall'Università di Bologna per conto della Regione Emilia-Romagna e dialogo aperto con i partecipanti.

  • Rossella Selmini (Unibo), Stefania Crocitti (Unibo) e Alessandro Bozzetti (Unibo), in dialogo con Lorenzo Camoletto (Università della strada - Gruppo Abele)

 

S5 EducatiONline: prossimità e prevenzione attraverso i social

I social media sono a tutti gli effetti un luogo di ritrovo dei giovani. Come fare prossimità e prevenzione in questi contesti così diversi dalla strada? Come starci, da operatori di strada, senza snaturare i nostri servizi?
Armati di nuovi sguardi, ci avviciniamo al mondo dei social media per conoscerli e apprendere strumenti utili al fine di creare contenuti di prossimita!

Strumenti utili: telefoni cellulari

  • Elena Lucarella (progetto Circolando - Cooperativa Cento Fiori, U.O.Dipendenze Patologiche Rimini) e Camilla Ricci (progetto InfoPusher - Nuovo villaggio del fanciullo, U.O. Dipendenze Patologiche Forlì)

 

S6 Metodologie di contatto e approccio in strada – esperienze di RDD in contesti urbani

Gli interventi di RDD variano al variare del contesto, anche all’interno degli stessi progetti, in base ai luoghi di azione. La riflessione collettiva dei partecipanti al workshop sarà occasione per approfondire nuove metodologie e strumenti da usare in strada nei contesti di nightlife e movida. Verranno raccontate le esperienze delle città di Napoli, Bologna e Pordenone, tenendo conto delle rispettiva caratteristiche differenti.

  • Andrea Di Napoli (ITARdD – Napoli)
  • Alice Susenna (ITARdD Pordenone)
  • Nicole Rigo (ITARdD Pordenone)
  • Simone Toneatti (ITARdD – Bologna)