Laurea ad honorem a Emmanuelle Charpentier - 27 settembre 2024
Aula Absidale di Santa Lucia, via de' Chiari 25/a, Bologna
Profilo
Emmanuelle Marie Charpentier è una scienziata francese premio Nobel per la chimica 2020 per lo sviluppo di uno degli strumenti genetici più avanzati: il sistema di editing genomico basato sulla tecnica CRISPR/Cas9, sviluppato nel 2012 e dichiarato scoperta dell’anno dalle principali riviste scientifiche Nature e Science.
Nata in Francia a Juvisy-sur-Orge l’11 dicembre 1968, Charpentier studia biologia, microbiologia, biochimica e genetica all'Università Pierre e Marie Curie a Parigi, dove è successivamente anche assistente. Svolge il post-dottorato all'Istituto Pasteur e all'Università Rockefeller di New York.
Impatto della sua ricerca
La Prof.ssa Emmanuelle Charpentier, ora direttrice del Max Planck Unit for the Science of Pathogens, Berlino, ha ricevuto, assieme alla Prof.ssa Jennifer Doudna, Università della California - Berkeley, il Premio Nobel per la Chimica 2020 per aver sviluppato una delle tecnologie genetiche più avanzate: il sistema di editing genomico basato sulla tecnica CRISPR/Cas9. A seguito delle ricerche svolte all'inizio del decennio 2010, le due ricercatrici hanno dimostrato, nel 2012, che è possibile modificare in maniera mirata e puntiforme il DNA di animali, piante e microrganismi con altissima precisione ed efficienza.
A distanza di pochi anni, la tecnologia sta già letteralmente rivoluzionando le scienze della vita, contribuendo a sviluppare terapie innovative contro il cancro e le malattie ereditarie e, nel settore agrario, offrendo nuove opportunità per la selezione di piante con nuove caratteristiche adatte ad implementare sistemi produttivi più sostenibili e resilienti al cambiamento climatico.
Le tecnologie basate su CRISPR/Cas9 sono conosciute in Italia, in ambito agrario, anche con l'acronimo
TEA (Tecnologie di Evoluzione assistita). Tali tecnologie sono promosse e sono state oggetto di numerose
manifestazioni di divulgazione al pubblico negli ultimi anni, da parte delle principali società scientifiche (FISV
- Federazione delle Scienze della Vita; SIGA Società Italiana di Genetica Agraria; Accademia Nazionale di
Agricoltura; Accademia dei Lincei, ed altre).
La sperimentazione con i sistemi CRISPR/Cas9 è già oggi praticamente onnipresente sia nei laboratori didattici dei corsi di laurea in ambito biologico, biotecnologico, medico o agrario, sia nelle attività di dottorandi e ricercatori operanti nei laboratori di ricerca dell'Ateneo.
Non secondariamente, anche le organizzazioni professionali in ambito agrario e delle biotecnologie industriali stanno promuovendo l'adozione delle tecniche di CRISPR/Cas9 e la stessa Commissione Europea sta ufficialmente preparando una revisione della normativa che regola l'introduzione di queste tecniche nel miglioramento genetico delle coltivazioni agrarie, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi del programma "Farm to Fork", e dello "European Green Deal".